La potatura dei castagni in treeclimbing

Le colline toscane, vantano una antica tradizione nella produzione di castagne da frutto. Le marronete, fanno parte del paesaggio collinare toscano. Dal castagno (Castanea sativa), oltre ai preziosi frutti, si ricavavano le lanciole per coltivare gli ortaggi e la vite, i pali per i recinti destinati al bestiame, la legna da opera come i travetti e le tavolature per i solai, le travi, e i murali per gli infissi. Anche la corteccia delle giovani piante veniva riutilizzata per realizzare opere di cesteria. Le peculiari caratteristiche di resistenza del castagno lo rendono adatto a realizzare manufatti che dovevano vedersela con l’acqua, come gli abbeveratoi. Negli ultimi anni i boschi cedui di castagno sono stati sfruttati per pali e colonne richiestissimi nella moderna viticoltura.
Purtroppo negli ultimi anni i boschi di castagno sono stati vittima del Cipinide galligeno, un insetto fitofago dell’ordine degli imenotteri. La larva di questo imenottero compie il suo ciclo vitale all’interno di ingrossamenti tondeggianti, dette galle, sui germogli delle foglie. Riduce la fruttificazione e può arrestare la crescita vegetativa e condurre alla morte della pianta.
La potatura del castagno è rivolta a quelle aziende, grandi o piccole che siano, che vedono il castagno come una fonte di reddito e sono interessate a incrementare la produzione delle piante. Ma anche a quei privati, non interessati a un incremento della produzione, che possiedono piccole superfici di castagneti e vogliono mantenere viva una tradizione familiare o utilizzano quei boschi a scopo ludico ricreativo.
Le tecniche di treeclimbing permettono di raggiungere in sicurezza tutte le parti della chioma, e di poter adottare la tecnica di potatura più adatta alle esigenze, per incrementare la produzione o semplicemente per mantenere le piante sane belle e sicure.