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Dieci regole per la messa a dimora degli alberi

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Dieci regole per la messa a dimora degli alberi

9 febbraio 2021

Troppo spesso nelle nostre città vengono piantati alberi non idonei al sito di impianto. Specie che raggiungono grandi dimensioni in spazi angusti, o piante non adatte al tipo di terreno che dopo pochi anni dalla messa a dimora devono essere tolte e sostituite aumentando costi di gestione.

Perché l’impianto possa riuscire nel migliore dei modi c’è bisogno di corretta combinazione tra scelta della specie, luogo di messa a dimora e habitat idoneo. Nella fase di trapianto l’albero può perdere fino al 95% del sistema radicale.

Affinché il giovane albero possa affrancarsi è necessario rispettare alcune buone pratiche.

  1. Tentare di modificare le condizioni del terreno per renderlo favorevole ad una determinata specie è una operazione onerosa; è molto meglio scegliere la specie adatta al terreno che abbiamo a disposizione. Per fare questo può essere d’aiuto l’analisi chimico-fisica del terreno.
  2. Indicativamente una pianta ha bisogno di 4,5 mc di terreno per ogni metro quadrato di superficie coperto dalla chioma; è quindi indispensabile conoscere il volume che la pianta raggiungerà a maturità.
  3. E’ preferibile scegliere alberi piccoli e con diametro del fusto ridotto, in quanto, alberelli giovanissimi hanno una maggior capacità di rigenerare l’apparato radicale. E’ dimostrato che nel periodo medio di 10 anni, piante con diametro al trapianto di circa 5 cm hanno raggiunto le stesse dimensioni di piante che al momento del trapianto raggiungevano 25 cm.
  4. Il luogo della messa a dimora dovrà avere un volume ampio,  dalle tre alle cinque volte il volume della zolla dell’albero da trapiantare.
  5. Lo scavo non dovrà essere più profondo dell’altezza della zolla per non interrare il colletto della pianta.
  6. La zolla dovrà essere liberata da tutti i materiali provenienti dal vivaio come reti, stracci, film plastici.
  7. Il tronco non deve essere fasciato, negli anni numerosi studi hanno evidenziato che non c'è nessun vantaggio.
  8. Posizionare il supporto (tutore) solo per sorreggere l’alberello da forti venti, in attesa che attecchisca correttamente l'apparato radicale. Dobbiamo permettere alla giovane pianta di poter ondeggiare insieme al vento in modo da percepire gli stimoli meccanici. Il supporto non dovrà causare danni al cambio e dovrà essere rimosso l’anno seguente.
  9. Al momento della messa a dimora dobbiamo rimuovere solo rametti secchi o spezzati. Solo negli anni successivi, quando l’albero avrà raggiunto un equilibrio, verrà praticata la potatura di formazione. 
  10. Il trapianto è un momento traumatico in cui la giovane pianta è sensibile a stress ambientali e infestazioni di parassiti. E’ quindi necessario monitorare le sue condizioni per poter prevenire eventuali danni irreversibili.

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